Elegia per una Regina Abbandonata
Oh, pizza mia, regina indiscussa, Del palato napoletano orgoglio, Perché tradirci con un fuoco impuro? Nel forno a gas, un amore così ambiguo.
Le tue bolle, un tempo leggere e dorate, Ora appesantite, un cuore di cenere, Il tuo cornicione, un bordo bruciato, Un sapore amaro, un’anima in pena.
Il legno crepitava, un canto antico, La tua crosta, un abbraccio caldo e fragrante, Ma il gas ti ha mutata, fredda e stanca, Un simulacro, un’ombra evanescente.
Ricordiamo i tuoi aromi, intensi e puri, Il pomodoro fresco, l’olio d’oliva, La mozzarella filante, un sogno di sapori, Ora perduti in questa triste oliva.
Morta la pizza, viva la tradizione, Il forno a legna, un amore eterno, Restituisci alla pizza la sua dignità, E al nostro palato, un sapore superno.