L’elefante Babar, un tipo un po’ strano, con la proboscide lunga e un cervello di grano. Dice di saper volare, ma non ha le ali, e quando prova a correre, fa solo dei bali.
Un giorno al mercato, Babar va a comprare, un chilo di banane, per poi cucinare. Ma invece di sbucciarle, le butta nel pentolone, e ci aggiunge le scarpe, lo zucchero e il limone.
“Che schifo!” urla Celeste, la sua fidanzata, “Ma che razza di zuppa hai preparato, Babar?” E lui risponde, “È una ricetta speciale, per diventare intelligenti, un po’ come un genio!”
Celeste scuote la testa, e gli dice “Babar, ma gli elefanti non sono mica dei geni!” E Babar, tutto triste, si mette a piangere, “Allora sono proprio stupido, come un somaro!”
Ma poi si fa coraggio, e dice “Sai che ti dico? Anch’io posso imparare, e diventare un amico di tutti gli animali, grandi e piccini, e non farmi più prendere in giro, neanche dai pinguini!”
Così Babar si impegna, e studia sodo, e impara tante cose, anche a fare il nodo. E alla fine diventa un elefante speciale, intelligente e gentile, un vero animale!