Il piccolo spazzacamino
Nel cuore della città grigia e fumosa, dove il sole si nasconde dietro la nebbia, un bambino cammina, con la faccia fuligginosa, e un sacco di carbone che lo appesantisce.
È lo spazzacamino, un mestiere antico, che porta fortuna e pulisce i camini, con la sua scala e il suo cappello da straccivendolo, sale sui tetti, sfidando i venti maligni.
Nelle case silenziose, dove il fuoco crepita, il suo lavoro è essenziale, come un dono, toglie la fuliggine, che la fiamma soffoca, e fa brillare la brace, come un trono.
Ma il suo cuore è leggero, come una piuma, nonostante la fatica e il freddo pungente, perché sa che il suo lavoro è una fortuna, e che il suo sorriso è un raggio di sole splendente.
Quando la sera cala, e le stelle si accendono, il piccolo spazzacamino torna a casa, con il viso sporco, ma gli occhi che splendono, e il cuore pieno di gioia, come una rosa.
E mentre dorme, sogna camini puliti, e case calde, dove il fuoco danza, perché sa che il suo lavoro è un dono infinito, che porta calore e speranza.